COME SORTA LA NOSTRA ATTIVITA' CON I GIOVANI

02/07/2013 10:19

Come Sorta La Nostra Attività Con I Giovani

 

Anche a Ripatransone, cittadina del Piceno tra le più riguardevoli, dopo Ascoli e Fermo, per la sua posizione per l’amenità, del luogo, per la religiosità dei cittadini, si notò ben presto il dovere di educare ed istruire la gioventù femminile, tenuta fino ai primi del settecento in nessuna considerazione.

 

Il suo ufficio era la maternità e la casa; lo studio, per lei, costituiva un tabù.

 Si avvertiva però il bisogno di un profondo rinnovamento; nuovi concetti venivano sempre più diffondendosi e i buon pensati e i preposti alla educazione delle nuove generazioni vi provvedevano con eque istituzioni. Mentre gli atti dell’Accademia dei ricoverati di Padova dedicano la seduta del 16 giugno 1723 alla discussione sulla opportunità che le donne abbiano o no ad ammettersi allo studio delle scienze e delle arti nobili (trattato degli studi delle donne).

 

In Ascoli Piceno il santo Sacerdote Marcucci, poi il Vescovo, nel 1738 disegnava la istituzione delle Pie operaie della concezione, preposte alla educazione della Gioventù femminile; a Ripatransone il 7- 5- 1736 per notaio Neroni Beatrice ed Agata Benvignati, lasciavano in Testamento i loro beni per l’istituzione di una Comunità Religiosa, con il compito specifico di raccogliere le giovani della città ad educarle ed istruirle.

 

Le due nobili signorine, provenivano da antica famiglia patrizia della città, i cui antenati primeggiarono durante il periodo dei Comuni, e si distinsero nelle armi, per la difesa della Patria.

Durante il sacco degli Spagnoli il 16-02-1521, fu proprio la Sig.ra Bianca Benvignati in De Tarolis, ad animare i soldati nella difesa della città. A capo di un manipolo di donne, si gettò nella mischia, tolse il vessillo agli Spagnoli, ne uccise …, segnando così la fine dell’esercito invasore.

 

Il testamento delle nobili ripane si prestava a che … lasciati venissero devoluti ad altri scopi; gli esecotori testamentari P. Antonio M. … , preposto della congregazione dell’Oratorio e P. Francesco Antonio Cardarelli parroco di San Nicolò , con la loro intelligenza e saggezza, fecero ricorso al Luogo tenente di Montalto e riuscirono ad ottenere   Aprirono una scuola che tennero fino al 1780 e che poi chiusero senza che se ne sappiano i motivi. Si sa solo che gli Anziani, della Città, appoggiati dai parroci, fecero ricorso alla S. Sede, e dopo lunga attesa, in data 6 sett. 1782 la Santa Congregazione fece obbligo alle Convitrici di riprendere l’insegnamento.

 

La scuola, riaperta, funzionò egregiamente fino al 1811, quando per legge Napoleonica fu incamerato dal Demanio lo stabile, ed il 6 ottobre dello stesso anno, delle sette suore, alcune ritornarono presso, i parenti, altre presero alloggio presso famiglie amiche dello Istituto.

 

Nessuna di esse, per quanto risulta dalla storia, depose l’abito religioso. Il 16 marzo 1817, diverse famiglie di Ripatransone, escluse le famiglie nobili, fecero un’istanza al Papa Pio VII, perché ordinasse la riapertura del Conservatorio.

 

I tempi erano troppo calamitosi, il Papa era ancora sotto l’incubo della schiavitù sopportata in Francia dal 1809 al 1814.

 

Morto Napoleone I, ritornato un po’ di sereno nel clima generale della Chiesa, a seguito del decreto Pontificio 2 marzo 1822, il Vescovo di Amorra, Mons. Luigi Ugolini, vicario Apostolico di Ripatransone, in da 11 nov. 1822 faceva riaprire il Conservatorio. Si andò ad abitare non più nei vecchi locali presso Monte Antico, ma nel quartiere Roflano, e propriamente nei locali abbandonati dal Seminario, oggi sede delle Suore S. Caterina.

 

Con tale decreto si fece obbligo alle Maestre Pie di aprire una scuola esterna per le fanciulle della città e un Convitto interno per le Educande.

 

L’Istituto quindi, temporaneamente sospeso, sotto l’infuriare delle laiche dottrine, riapriva i suoi battenti con la medesima superiora, Suor Maria Teresa Fazi, e con due consorelle Anna Teresa Morganti e Nazzarena Brugnoli, le altre erano volate al cielo durante il periodo della diaspora .

 

La regola fu la stessa, salvò alcuni ritocchi apportati in quell’anno dallo Ecc. mo Vescovo Ugolini.

 

Esultanti, le buone Suore, ripresero il proprio lavoro con l’ardore di chi ritorna nel suo nido dopo un forzato esilio.

 

Vengono reclutate novizie, si attende con lena ad abbellire il sacro tempio, per renderlo  sempre più idoneo al sacro culto.

 

Nel 1840 poterono così inaugurare la Chiesa quasi completamente rifatta. Durò poco la serenità nel Conservatorio, poiché una nuova ondata di persecuzione laica, doveva di nuovo sconvolgere il ritmo benefico della Pia Istituzione. Con legge eversiva del 3 giugno 1861, riguardante la soppressione delle Corporazioni Religiose, fulmineamente eseguita, l’Istituto fu privato di nuovo di tutti i suoi beni di fortuna in data 11 dello stesso mese (giugno 1861).

Le opere di Dio anche in mezzo alle persecuzioni non muoiono, anzi si radicano maggiormente e portano frutti più copiosi.

 

Così avvenne del Conservatorio di S. Teresa. Ridotte alla più squallida miseria, le buone Suore, prive persino della casa, per la quale dovevano pagare il fitto al Comune, non rallentarono il loro fervore, e con il regolamento scolastico comprendeva: le 4 classi elementari con le seguenti materie d’insegnamento; Catechismo, Storia sacra, Morale, Lingua Italiana, aritmetica, Geometria, Storia, patria, Geografia, Calligrafia, Lavori femminili.

 

Terminato il ciclo elementare, per coloro che lo desideravano, vi era la specializzazione: si insegnava la Lingua Francese, il Pianoforte, il Canto, il disegno, ed ogni genere di lavoro femminile.

 

Il 3-5-1893 le Suore si trasferiscono nella Sede che abitano attualmente, lasciando la prima alle Suore S. Caterina che ne hanno fatto acquisto dal Comune di Ripatransone.

Il 25 sett. 1894 si ebbe a Ripatransone del Ministro della Pubblica Istruzione alla scuola di Lavoro Manuale nelle Scuole Elementari, istituita, prima in Italia, dell’emerito maestro ripano Emidio Consorti.

In questa occasione il Ministro Baccelli Guido fu invitato a prender visione della Scuola tenuta dal Conservatorio S. Teresa, e della ricca mostra di lavori esposti. Il Ministro ne fu entusiasta e volle conferire una medaglia d’argento, quale riconoscimento delle benemerenze delle Suore S. Teresa, per la formazione delle giovani della Città e dei paesi limitrofi.

 

Nel 1902, su invito del Vescovo Sarnari Raniero, le Suore aprono un laboratorio per ragazze del popolo.

Sua Ecc. Mons. Gentili, Vescovo, con decreto il 22 agosto 1846, aveva definitivamente approvate le regole della Comunità.

 

Ad esse mancavano i voti, che le Suore tutte insistentemente chiesero e che S. Ecc. il Vescovo Luigi Boschi, in data 25 giugno 1905, concesse con Decreto.

Da quel giorno le Suore emettono i voti di Povertà, Castità ed Obbedienza, insieme al voto di permanenza.

 

Si apre in città la “ Scuola Normale” promiscua Luigi Mercantini, nel dicembre 1916. Su invito delle Autorità Civili le Suore, insieme al florido educandato, aprono un pensionato per le Signorine che frequentano detta Scuola, onde conseguire il Diploma di Maestre Elementari.

 

Il 27 nov. 1923, con grande festa interna, si istituisce la guardia, di onore al S. Cuore di Gesù. Nell’ottobre del 1924 si chiude la “ Scuola Normale” e di conseguenza anche il pensionato presso le Suore S. Teresa.

Dal novembre 1935 ad oggi, riaprendosi la Scuola Magistrale, un florido pensionato di Signorine da ogni parte delle Provincie di Ascoli e di Teramo ha luogo presso il Pio Istituto.

Col 1° maggio 1937 si acquista dal Comune lo Stabile per la somma di L. 40.328, tutto compresso, registro, passaggio  ecc.    

  

L’Istituto nel periodo bellico, specie nel periodo che va dall’ottobre 1943 all’agosto 1944, è stato ricovero di profughi provenienti dalle marine e da Lecce. Infuriava la grande guerra, i Tedeschi spadroneggiavano nelle nostre zone, e gli alleati Americani – Inglesi bombardavano accanitamente notte e giorno le postazioni militari, colpendo spesso abitazioni.

Esodo quindi degli abitanti di Cupra Marittima, Grottammare e di S. Benedetto del Tronto, a Ripatransone, ove solo qualche spezzone vi è stato lanciato.

Nel 1950 si aumenta la capienza dell’Istituto per albergare maggior numero di educande e di collegiali … piena massima di 100 ragazze.

 

Il 14 giugno 1951 si riapre il Laboratorio, chiuse nel periodo bellico. Oggi, mutato il genere di vita femminile, accudendo la donna al lavoro di fabbrica, si è chiuso il laboratorio e l’educandato, resta soltanto il Convitto, che alberga un limitato numero di studentesse delle Scuole Magistrali Statali.

 

Riassumendo quanto è stato esposto, le ideatrici dello Istituto S. Teresa di Ripatransone, sono state le Nobili Signorine Agata e Beatrice Benvignati, nate;;…mentre il fondatore delle medesime è stato il Vescovo Nicolò Recco, n; a Ripatransone il 24 ottobre del 1687 da Giuseppe e Teresa Bonomi.

Ordinato Sacerdote nel 1721, entrò in Conclave con il Card. Renato Imperiali, e, da Innocenzo XIII eletto in quella circostanza, ebbe onori e privilegi.

 

Partecipò al Conclave in cui fu eletto il Pontefice Clemente XII, che gli conferì il titolo di conte. Fu presidente della biblioteca del Card. Imperiali. Il 13 aprile del 1747 prese la laurea dottorale in “Utroque”. Nominato Vescovo della sua patria da papa Benedetto XIV, ricevette la consacrazione Episcopale il 4 giugno 1747 ed il 25 luglio venne a Ripatransone accolto trionfalmente dai cittadini.

 

Il 20 novembre 1747 approvò le Regole delle Pie Convittrici di S. Teresa, e il 10 dicembre detto anno fece la solenne vestizione delle prime ospiti del monastero.

Un uomo di eccezionale cultura, fu tenuto in grandissima stima dai dotti del tempo specie dal celebri matematici Boscovick e Maire.

Governò la sua diocesi con zelo ed energia; fu di grande carità e, per aiutare i poveri, vendette oggetti preziosi e cari.

Pianto da tutti morì il 25 gennaio 1765e fu sepolto nella tomba di famiglia presso l’oratorio S. Filippo Neri.

 

L’Istituto delle Pie Convittrici della Carità di S. Teresa, dette comunemente Suore Teresiane, perché ne seguono la regola, nelle tavole di fondazione viene nominato: Conservatorio, Convitto, Ritiro, Pia Opera e le Religiose denominate: Pie Convittrici, Maestre Pie, Monache, Suore.

 

L’Istituto è di diritto…Pontificio dal… Esso e affiliato all’ordine del Carmelitani Scalzi alla istruzione e alla educazione delle ragazze della città, mentre nel 1822 fu affidato ad esso Istituto il compito di fare scuola esterna e di attendere all’educandato.

 

Il Capitolo Generale Speciale non si è ancora concluso. L’Istituto vive sotto il titolo e la protezione di S. Teresa d’Avila, e spirito animatore del medesimo è una grande carità che regna fra tutte le consorelle.

Nel 15ottobre 1939 su invito di S. Eccellenza Vescovo Ferri, 2 Suore si recano in Seminario per la direzione della cucina dei seminaristi. Lascarono nel 1974 perché in ottobre … Nel 1 ottobre 1971 alcune Suore, su invito del Vescovo Radicioni, aprono un asilo a Rotella.

Casa Generalizia: Ripatransone

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